Il Kamut e l’allergia al grano

l Kamut e l’allergia al grano:Molte persone allergiche al grano comune (Triticum vulgare), non lo sono ad una varietà di grano che è un antico parente del grano duro (Triticum durum), oggi commercializzato con il marchio registrato Kamut. Questo è un dato rilevante per un crescente segmento di popolazione (stimato intorno al 1%) con scelte culinarie ristrette. Secondo l’Istituto Nazionale della Salute, oltre 35 milioni d’Americani soffrono d’allergie alimentari, la più comune delle quali è quella al grano

La ricerca condotta dall’IFAA (International Food Allergy Association – Associazione Internazionale delle Allergie Alimentari) esprime la seguente conclusione: “Per la maggior parte delle persone risultate ipersensibili al grano, il Kamut può essere un eccellente sostituto del grano comune”. La dottoressa Eileen Yoder, presidente dell’IFAA, è arrivata a questa conclusione congiuntamente ad un’equipe di scienziati e dottori indipendenti; successivamente agli studi condotti su due gruppi di persone: quelle con reazione

Pizza senza glutine di Giuseppe Conti

Questa è sicuramente  una sezione che interesserà molti di voi, la pizza è senz'altro uno dei cibi a cui più spesso chi soffre di celiachia deve rinunciare. Fortunatamente negli ultimi anni sono sempre di più le pizzerie che adottano la ricetta della pizza senza glutine per chi ne fa richiesta visto l’aumentare di persone Intolleranti al glutine, oggi il rapporto è 1/100 cioè una persona su cento è dichiarata celiaca ma tanti sono quelli che ancora non lo sanno. Vi sarà capitato di un’amico un parente a cena, in pizzeria e non sapete cosa preparargli, oppure voi stessi che lo avete scoperto da poco, certo abituarsi richiede del tempo forse troppo, ma alla fine decidete che ci dovrete convivere.

Ecco noi vogliamo esservi utili nel nostro piccolo, sicuramente in rete troverete tante ricette sia culinarie che su come preparare il pane o la pizza, noi vi consigliamo di provarle tutte, fin quando non otterete il prodotto che più vi soddisfa.

Farine naturalmente prive di glutine

Esistono farine naturalmente senza glutine, in quanto derivate da ingredienti che non contengono questa proteina. Ovviamente ci potrebbero essere problemi di contaminazione nelle fasi di preparazione della farina ed è perciò meglio informarsi sulle loro condizioni di produzione, imballaggio ecc.

Farina di riso: si ottiene dalla macinazione del riso, privato delle impurità. Ha un sapore molto delicato e si conserva a lungo. Si può trovare anche integrale, che ha un sapore più intenso, una consistenza più granulosa ed un alto valore nutritivo. Dato che nella crusca sono presenti degli olii, in generale la farina integrale si conserva meno a lungo di quella bianca e tende ad assumere col tempo un sapore più intenso.

Regole per la cucina senza Glutine

Il glutine è una sostanza che non può essere assunta dai celiaci neanche in minime quantità, altrimenti può causare reazioni dannose per l'intestino e per la salute in generale.Il glutine può essere presente in molti ingredienti e ciò richiede la massima attenzione nella preparazione dei cibi. A che cosa, dunque, bisogna stare attenti quando un celiaco ha questo problema? L'AIC ha redatto il "Regolamento per una cucina senza glutine".

Dove si trova il glutine?

Il glutine si trova nel grano, farro, orzo, segale, avena ed in tutti i prodotti derivati, quali: pane, pasta, crackers, grissini, biscotti, dolci, pangrattato, lievito, caffè d'orzo e surrogati, malto, birra,  salsa di soya, cotolette, preparati per brodo, preparati per frittura, preparati per gelati, in alcuni salumi ecc.

Distinguere l'allergia dalla celiachia

L'allergia è una reazione abnorme dell'organismo a determinati allergeni. La base dell'allergia è immunomediata, oggi si risconoscono come allergici i meccanismi immunologici mediati dalle Ige che sono prodotte dal sistema 
immunitario in soggetti ipersensibili (atopici).

L'atopia è una predisposizione alle allergie che è su base genetica e le immunoglobuline prodotte dal sistema immunitario sono di diversi tipi: le IgM che rappresentano le immunoglobuline più grandi e sono importanti nelle razioni ad agenti patogeni (virus-batteri) e sono indice di patologia in stato acuto; le IgG presenti anch'esse nella patologia infettiva, indice di 
pregressa infezione; le IgA che sono immunoglobuline secretorie e che rappresentano la line a difesa primaria a livello delle mucose; le IgE che sono le più piccole e fondamentali nelle reazioni allergiche.

La Celiachia

La celiachia in Italia è una realtà sempre più forte all'interno della società italiana. La sua incidenza, infatti, negli ultimi 10 anni, è balzata rapidamente alle cronache, passando sempre più da fenomeno circoscritto, a vera e propria realtà sociale. Basti pensare che fino agli anni '90 la sua incidenza sulla popolazione totale era bassissima (all'incirca 1: 10.000) e pressoché sconosciuto ai più era il significato stesso del termine. La recente adozione di screening diffusi ha permesso però di delineare le dimensioni reali del fenomeno.I celiaci diagnosticati nel nostro Paese sono circa 60.000 e si stima, per difetto, che ve ne siano altri 400.000 potenziali, non diagnosticati. Tali dati confermano la tendenza dell'Italia ad avvicinarsi ai tassi già registrati in altri Paesi europei, con una percentuale di incidenza attuale che è stimata in un soggetto ogni 100/150.Ogni anno vengono effettuate 5.000 nuove diagnosi ed ogni anno nascono 2.800 nuovi celiaci, con un tasso di crescita che è di circa il 9% annuo.

Le Intolleranze Alimentari

Gli alimenti sono fondamentali per la vita dell'uomo ma, in alcuni casi, possono essere anche fonte di inconvenienti per la salute. Ciò può essere dovuto a diversi fattori, tra i quali possiamo citare:

Alimentazione quantitativamente ridotta o eccessiva.
Allergie alimentari.
Intolleranze alimentari.
Tossinfezioni alimentari.
Allergie, pseudoallergie e intolleranze alimentari

Intolleranza al lattosio, intolleranza al latte e ai latticini

La maggior parte dei soggetti allergici ai pollini, alle composite e fortemente esposti ai sintomi da intolleranze alimentari, soffrono di un male più intimo e spesso mal diagnosticato: l’intolleranza al latte. A differenza dell’intolleranza al lattosio, l’intolleranza al latte e ai latticini è un sistema di interferenza alimentare molto più vasto e generalizzato, ma anche più profondo e clinicamente più complesso nella sua risoluzione. Iniziamo col distinguere una patologia che non rientra nel campo delle intolleranze alimentari perché è una vera è propria enzimopatia: l’intolleranza al lattosio. Questa intolleranza, così impropriamente chiamata da anni, è un insieme dei sintomi che possono presentarsi in soggetti che hanno l’incapacità di digerire il lattosio, il principale zucchero contenuto nel latte, causata da una carenza di lattasi, l’enzima che scinde il lattosio in zuccheri più semplici e che a loro volta vengono assorbiti dal tratto gastrointestinale. Non tutte le persone che hanno una carenza di lattasi sviluppano sintomi clinicamente rilevanti, ma quelli che li sviluppano vengono definiti “intolleranti al lattosio”.