Perchè c’è pizza e pizza

C’è a chi piace sottile, chi la vuole croccante. Chi ama che debordi dal piatto, bollente e filante. Chi non transige sul cornicione, chi la piega a libretto, e guai a usare coltello e forchetta. Chi impazzisce per la Marinara, mater originaria, e chi non prescinde da funghi e prosciutto.
Per un tempo lunghissimo, la pizza è stata solo il più facile degli spezza-fame: pasta di pane, pomodoro e poco altro, qualche morso avido camminando e stando attenti a non macchiarsi. La madre di tutte le declinazioni gourmand risale a fine ’800, quando il basilico trasformò la pizza in bandiera tricolore per omaggiare la regina Margherita. Da quel momento in poi, sopra la pizza è finito di tutto, con le farciture utilizzate

Celiachia, record italiano

Celiachia, record italiano, mezzo milione di malati

Anche nomi famosi ne soffrono: Daniele Bossari, Claudia Koll, Gaia de Laurentis

Più malati, ora sono mezzo milione Allo studio vaccino e pillola-tampone

 

MILANO - Chi non ha presente l'immagine di un bambino malnutrito, la pancia globosa, le costole sporgenti, gambe e braccia sottilissime. Stessa immagine di chi convive con l'anoressia. E pensare che c'è una patologia in aumento in Italia e che offre le stesse immagini, con la differenza che chi ne soffre mangia. È l'intolleranza al glutine (complesso proteico presente nei derivati di grano, segale e orzo), meglio nota come celiachia. La predisposizione è genetica, ma non è una malattia genetica. Dieci, trenta per cento di possibilità di avere un figlio celiaco quando uno dei genitori è ammalato. La cura esiste: è la dieta. Ma soltanto un intollerante su sette sa di esserlo: anche perché l'espressione della malattia può avere più sfumature, da totale intolleranza a parziale. «Se oggi in Italia vivono 500 mila celiaci - spiega Maria Teresa Bardella, gastroenterologa, responsabile del Centro per la prevenzione e la diagnosi della malattia celiaca della Fondazione Policlinico di Milano - soltanto 70 mila sanno di esserlo ».

Il grano a marchio Kamut ®

Il grano a marchio Kamut ®

E' importante capire che "Kamut" non è il nome di un grano, bensì un marchio registrato utilizzato per commercializzare un tipo di grano per il quale vengono garantiti degli specifici attributi.

Alcune persone ritengono che, registrando un marchio, si cerca di rivendicare la proprietà del grano o di limitare altri dal coltivarlo. Di fatto non è così. L'opinione e la filosofia della famiglia Quinn è che nessuno può possedere un grano che si trova in natura, ma che ognuno possa registrare e possedere un marchio. Al giorno d'oggi è estremamente comune che il nostro cibo sia il risultato di manipolazione genetica o che contenga potenti agenti cancerogeni che cambiano la genetica delle piante. Senza la protezione di un marchio registrato, sarebbe possibile utilizzare questi procedimenti anche con il grano Khorasan ed i consumatori non potrebbero sapere quale "versione" del grano stanno acquistando.

Igiene e controllo

"Come si formano le muffe negli alimenti? Come è possibile evitarle?" Le muffe rappresentano un aspetto importantissimo nei processi di produzione della pizza. Nonostante l'alta variabilità e l'ubiquitarietà, le popolazioni fungine per svilupparsi hanno bisogno di alcune condizioni ambientali come l'eccessiva umidità, temperature elevate, o infestazione da insetti, o durante il trasporto o lo stoccaggio a causa di scorrette pratiche di conservazione delle derrate alimentari. Anche le spezie sono tra i prodotti vegetali a più alto rischio di contaminazione da aflatossine. Riguardo le spezie è d'obbligo ricordare che provengono quasi sempre da Paesi dove le condizioni di produzione, lavorazione e stoccaggio sono spesso molto critiche e in tal senso rappresentano un reale problema di sicurezza alimentare per i Paesi importatori che ne fanno un largo utilizzo. Ma attenzione, non tutte le muffe producono micotossine, quindi non c'è da allarmarsi per quelle con cui conviviamo tutti i giorni, ad esempio quelle che crescono nel barattolo della marmellata o nei formaggi.

I principali generi di funghi micotossigeni sono:

•Aspergillus - Penicillum - Fusarium